La questione Copyright mi sembra piuttosto complessa, e mi pare opportuna un'accurata documentazione sulla legislazione a riguardo.
Certamente siamo tutti d'accordo su quanto sia giusto "favorire la creatività e la diffusione dei prodotti dell’ingegno proteggendo i proventi che gli autori ricavano dalla diffusione delle loro opere e consentendo così loro di vivere con ciò che creano" , ma siamo d'accordo anche sul fatto che se uno studente richiede materiale coperto da diritti d'autore messo a disposizione da un insegnante, questo non sia per forza costretto a darsi alla macchia.
Data l'epoca in cui viviamo, dove regna la facilità di reperire materiale da svariate fonti, mi pare opportuno aggiornare la relazione tra protezione delle opere e facilità (elevata) con cui esse possono essere condivise dal pubblico, riuscendo così a tracciare un equilibrio tra i due aspetti in modo da evitare situazioni anacronistiche.
Mi viene in mente subito la SIAE: è da considerarsi l'apoteosi dell'anacronismo, indotto da un comportamento volto più che altro al riempimento delle proprie le tasche senza la minima preoccupazione dell'uccisione dell'arte imponendo ingenti somme agli usufruenti . L'arte infatti se non condivisa va incontro ad una inevitabile morte e non credo che un qualsiasi autore di un quadro o di una canzone possa ritenersi protetto da un sistema nel nome della protezione dell'arte va di fatto a soffocare la creatività su cui cui essa si fonda.
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